Si è conclusa il 10 settembre la 35° esima edizione di SANA, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale – la più importante manifestazione italiana dedicata all’alimentazione biologica certificata, alla cosmesi naturale e ad altri prodotti naturali.
Più che positivo il bilancio di questa edizione, come certificato dai numeri, che parlano di 650 espositori, e 12.500 operatori, il 10% dei quali provenienti dall’estero.
Il dato dei 12.500 accessi (lo stesso registrato dalla precedente edizione di SANA) è particolarmente significativo, dal momento che per la prima volta si è deciso di dare un taglio esclusivamente Business to Business alla manifestazione. Il fatto che il Salone, pur non rivolgendosi più a un pubblico generico, abbia mantenuto invariata l’affluenza, centrando al contempo l’obiettivo di una maggiore e più selettiva qualificazione delle presenze, testimonia l’efficacia del nuovo corso intrapreso.
SANA è stata organizzata da BolognaFiere in collaborazione con FederBio, AssoBio e Cosmetica Italia, con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna.
Anche quest’anno è stato confermato l’appuntamento con Rivoluzione Bio, gli Stati Generali del biologico, organizzati da Nomisma in collaborazione con FederBio e AssoBio, nel quadro del progetto BEING ORGANIC IN EU, che per il quarto anno consecutivo hanno proposto un momento di confronto aperto e di riflessione strategica sullo scenario attuale e sulle prospettive di sviluppo per il settore, all’interno del contesto italiano e internazionale.
Dai dati presentati nel corso di Rivoluzione Bio, in particolare, è emerso come il biologico italiano continui a crescere: lo confermano i dati su superfici agricole, operatori ed export. Positive anche le performance del mercato interno, grazie al traino dei consumi fuori casa e a una ripresa a valore dei consumi domestici. Quest’ultima certamente spinta dalle dinamiche inflattive, data la lieve flessione riportata a volume nella distribuzione moderna.
Rivoluzione Bio è stata anche l’occasione per presentare gli ultimi dati della piattaforma ITA.BIO curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio che, grazie ad un’indagine su 254 imprese alimentari e vitivinicole italiane, hanno mostrato come sia stata positiva anche quest’anno la performance dell’export di prodotti agroalimentari italiani bio: 3,6 miliardi di euro nel 2023, con una crescita del +8% (anno terminante luglio) rispetto all’anno precedente. Nonostante si registri una crescita più contenuta rispetto allo scorso anno, comunque in linea con l’export agroalimentare nel complesso, il riconoscimento per il bio Made in Italy sui mercati internazionali risulta rafforzato dall’evoluzione di lungo periodo (+203% rispetto al 2012) e dal crescente ruolo del bio sul paniere dei prodotti Made in Italy esportati (il peso nel 2023 ha raggiunto oggi il 6% a fronte del 4% registrato dieci anni fa).
Come di consueto, il Salone ha inoltre beneficiato anche del sostegno e dell’attiva collaborazione dell’Ufficio Incoming di BolognaFiere e di Agenzia ICE nel processo di internazionalizzazione della manifestazione, attraverso l’organizzazione di una missione di operatori esteri provenienti da diversi Paesi europei ed extraeuropei.
Sono infatti stati selezionati circa 200 buyer provenienti dai principali mercati internazionali, tra importatori di prodotti biologici, rappresentanti della GDO e operatori nell’ambito della cosmesi naturale e del food service. Ben trenta i Paesi rappresentati: Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Colombia, Corea del Sud, Danimarca, Emirati Arabi, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Iraq, Irlanda, Israele, Italia, Marocco, Messico, Moldavia, Perù, Regno Unito, Romania, Serbia, Singapore, Spagna, Slovenia, Stati Uniti, Svezia e Ungheria.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’indirizzo ita.bio@ice.it
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